La bioedlizia si sviluppa come movimento culturale a partire dagli anni Settanta come approccio eco-sostenibile alla messa in opera e al processo di edificazione, soprattutto in relazione all'impatto ambientale prodotto. Oggi è possibile costruire senza danneggiare l’ambiente, grazie ad un’ampia scelta di materiali naturali e a una serie di metodologie e accorgimenti legati ai principi del risparmio energetico, dell’acquisizione di materiali legati allo stesso sistema ecoregionale e a politiche di riuso e recupero di materiali.